In Italia l'attività influenzale è in leggera salita, ma siamo ancora prossimi ai livelli di base.
Dai dati inseriti dai nostri utenti nella quarta settimana di sorveglianza risulta che l'incidenza di sintomi influenzali tra i nostri volontari sia intorno all'1%. La fascia pediatrica, tra 0 e 4 anni, è quella nella quale, sin da queste prime settimane della stagione influenzale, si osserva il maggior numero di casi riportati.
Anche nel resto d'Europa, secondo i dati riportati dalle nostre piattaforme gemelle di Influenzanet (http://www.influenzanet.eu/), in accordo con quelli divulgati dall'ECDC (European Center for Disease Control), l'attività influenzale rimane ancora bassa, anche se alcuni paesi, come Francia, Irlanda, Norvegia, Spagna, Svezia e Gran Bretagna riportano attività influenzale sporadica, non ancora diffusa geograficamente.
Sempre secondo i dati dell'ECDC, in questo momento il virus dominante tra i casi analizzati è quello tipo A, con il 76.9% (contro quelli di tipo B pari al 23.1%). Tra i virus di tipo A il ceppo pandemico A(H1N1) non e' quello dominante, presente solo nel 17.9% dei casi, mentre il restante 82.1% dei casi sono del ceppo A(H3N1).
Uno degli studi portati avanti quest'anno grazie ai dati forniti dai nostri utenti è sulla vaccinazione contro l'influenza e su fino a che punto il vaccino protegga dal rischio di essere contagiati. Dei partecipanti ad Influweb quest'anno, circa un quarto si è vaccinato.
Sulla nostra pagina dei risultati (http://www.influweb.it/statistiche/) potrete controllare come l'incidenza varierà tra gli utenti vaccinati e quelli non vaccinati. Al momento non si osserva molta differenza tra le due classi di utenti ma l'attività influenzale è ancora ai livelli di base ed è ancora troppo presto per fare qualunque considerazione.
Wednesday 07 December 2011 12:00:00